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venerdì 14 febbraio 2014

Frasi Libri: Andre Agassi Open la mia storia. 2.

Le frasi del libro: Andre Agassi Open. La mia storia

Toccare il fondo può essere confertovole perchè almeno ti puoi riposare.
Sai che non adnrai da nesusna parte per un pò.

Eppure le nostre migliori intenzioni sono spesso frustrate da forze esterne - forze che noi stessi abbiamo messo in moto tanto tempo prima.
Le decisioni, soprattutto quelle sbagliate, generano una loro inerzia e fermare l’inerzia può essere un bel casino, come ogni atleta sa bene.
Anche se giuriamo di cambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammenda dei nostri errori, l’inerzia del passato continua a trascinarci per la strada sbaligata.
L’inerzia governa il mondo.
L’inerzia dice: calma, non così in fretta, sono ancora io che comando qui. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poema greco: la mente degli dei eterni non cambia all’improvviso.

L'avevo dimenticato: è nei corridoi degli ospedali che capiamo cos'è la vita.

Voglio vincere.
Lo voglio da matti.
Non è da me desiderare così tanto di vincere.
Di solito quello che provo è il desiderio di non perdere.



Ma allora perchè ho ancora tanta paura?
La paura non passa mai?
Spero di no, mi risponde. La paura è il tuo fuoco, Andre.
Non vorrei vederti completamente senza.
Saliamo in montagna, facciamo su e giù per la Strip ascoltando il cd speciale di Gil.
Lui lo chiama Mal di pancia.
La filosofia di Gil in tutte le cose è quella di cercare il dolore, sollecitarlo, riconoscere che il dolore è vita.

Se hai il cuore infranto, dice Gil, non lo negare.
Sguazzaci.
Soffriamo, dice, e allora soffriamo.
Mal di pancia è la sua miscellanea delle canzoni d'amore più dolenti mai scritte.

Andre, dice, certe persone sono termometri, altre termostati. Tu sei un termostato. Non registri la temperatura in una stanza, la cambi. Perciò sii fiducioso, sii te stesso, assumi il controllo.br> Mostrale chi sei veramente.

Ingurgito diverse coppe di mirtilli alla vodka.
Non m'importa di giocare in finale contro Roddick domani - sono già il numero uno.
Ed è per questo che lo batto. La miscela perfetta di interesse e disinteresse, la preparazione migliore.

Gioco e continuo a giocare perchè ho scelto di farlo. Anche se non è la tua vita, sceglierla cambia tutto.

Dopo tutto, mio cognato era Pancho Gonzalez, un campione durante il ponte aereo di Berlino, un rivale di Fred Perry, mentre Federer è nato l'anno in cui ho conosciuto il mio amico Perry.

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