Questo mese in evidenza:

martedì 28 giugno 2016

Lo zen e l'arte di giocare a Tennis. Chi sono i veri avversari.

Frasi del libro: Lo zen e l'arte di giocare a Tennis.
Chi sono i veri avversari.


Il vostro avversario.

Questa è una cosa molto importante da capire: possiamo e dobbiamo lavorare solo su noi stessi, sulla nostra attenzione, sulla nostra capacità di rimanere centrati, rilassati, sicuri di noi, vincenti.

Credo che tutti voi abbiate fatto l’esperienza, almeno una volta, di arrabbiarvi in maniera totale: all’inizio, sembra di avere tanta forza dentro da poter smuovere le montagne, ma, appena la rabbia svanisce, ci si sente svuotati e privi di energie.
Gli stati d’animo positivi, invece, non solo ci procurano grandi energie e ci fanno sentire rilassati e sicuri di noi stessi, ma tendono a rimanere costanti, non bruciano grandi quantità di energia, come fa, apppunto, la rabbia, e di ci fanno sentire sempre più freschi e riposati col passare del tempo.

Il net.

Cercate di mandare la palla al di la della riga di fondo: giocate lungo e lasciate andare completamente il braccio e la rachetta.
Vedrete che, dopo aver mandato le prime palle al di là della riga di fondo all’improvviso inizierete a giocare i vostri colpi a 20-30 centimetri dalle righe



La fretta.

I giocatori professionisti, di solito, usano benissimo i tempi morti, gli intervalli fra uno scambio e l’altro e i cambi di campo.
Si rilassano, ritrovano il loro centro, respirano lentamente e profondamente, eseguono quei rituali che li fanno sentire tranquilli e sicuri di se.

Cosa accade quando siamo di fretta e siamo tesi?
La nostra energia si restringe, si comprime, non siamo più in contatto con le incredibili risorse nascoste dentro di noi, non possiamo più attingere agli innumerevoli strade di notizie e informazioni memorizzati nell'inconscio nella memoria, e così non riusciamo a trovare la risposta adeguata al nostro problema, sia che si tratti di una partita di tennis, in cui non riusciamo a dare il meglio di noi stessi, o della soluzione a un difficilissimo problema di matematica.

Assumetevi la responsabilità delle vostre azioni e imparate ad ascoltare i messaggi del corpo, che ha dentro di sé una saggezza molto più antica di quella di qualunque esperto.


Indietro < I cambi di campo.

Riassunto degli altri capitoli: Lo zen e l'arte di giocare a Tennis.

Potrebbe interessarti:

Lance Armstrong: Non solo ciclismo, il mio ritorno alla vita.


0 commenti:

Posta un commento