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martedì 21 ottobre 2014

Recensione libro: Pietro Trabucchi: Resisto dunque sono.

Il solito libro che pretende di insegnarci qualcosa, si potrebbe pensare alla lettura del titolo.
Il solito libro che vuole farci credere e sperare che si può migliorare la nostra resistenza, fisica e mentale, semplicemente leggendo un centinaio di pagine.

In realtà non è il solito libro e l'approccio è tutt'altro che campato per aria.
Ovvero, finalmente un bel libro che parte dal basso, dall'esperienze dell'uomo qualunque (anche se gli esempi riportati non sono sicuramente di uomini qualunque).

Esempi che non provengono dai profumati calciatori dei nostri giorni ma al contrario da persone che hanno il loro lavoro e cercano con grande sforzo di allenarsi durante la giornata al di fuori di questo.

Quindi sveglia presto, allenamento, sacrifici, famiglia, lavoro e allenamento.

Una decina di capitoli che cercano di spiegarci con racconti e esempi pratici di uomini con la U maiuscola che "sono riusciti" a migliorare noi stessi.

A migliorare quella che Trabucchi chiama “Resilienza”.
Ovvero la capacità di resistere allo stress e a fattori stressanti (lavoro, rapporti con le persone, eventi, ecc. ecc.).


Ne ho letti diversi di questi libri e tutti erano molto "poco" pratici e asciutti di esempi.
Ovvero erano troppo teorici.
E' facile scrivere, dovete credere in voi stessi.
Molto difficile convincerci che dobbiamo credere in noi stessi.

E' un concetto che non si può dire sia sbagliato ma se scritto senza un seguito o un esempio è di difficile interpretazione.
E' complicato farlo nostro e interiorizzarlo.

In questo libro di Trabucchi invece, di esempi ce ne sono, interessanti e avvincenti.
Si parte dalla teoria che l'uomo è nato per sopportare lo stress e oltre ad essere portato a farlo è anche in grado di migliorare la sua resilienza.

Non vi voglio riportare degli esempi del libro perchè veramente vi invito a leggerlo.
Naturalmente voglio essere sincero fino in fondo e non vi nascondo che la prate dove spiega due suoi programmi di "allenamento" alla resilienza mi sono sembrati un pò troppo pubblicitari e trattati in modo un pò approssimativo. Sono sicuramente programmi validi ma, o li si trattano un pò nello specifico o sembrano buttati li così, tanto per farvi sapere che esistono e ingolosirvi (se questo è lo scopo credo sia stato centrato).

Quindi lo stress può essere gestito e soprattutto ci si può allenare, come nello sport, a gestirne sempre di più.

Sicuramente non usciremo cambiati da questo libro ma alcune piccoli input possono essere fatti nostri ed esserci di molto aiuto.

Nella mia lista personale delle letture, questa è straconsigliata.

Sicuramente meglio di quella autocelebrazione di Novak Djocovick

In conclusione era da un pò che non mi capitava un libro di questo calibro (psicologia dello sport / vita) scritto in maniera chiara e leggibile, con ottimi esempi che ti aiutano a capire e a poter pensare ogni tanto.. che si può migliorare anche nelle piccole abitudini e nella nostra vita quotidiana.

Allenare la propria resilienza a sopportare, anzi gestire, un magigore stress è possibile se questo fa parte della natura umana.

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