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giovedì 19 febbraio 2015

Recensione libro: Novak Djokovic: Il punto vincente.

Novak Djokovic: Il punto vincente.

Avevo sentito parlare bene di questo nuovo libro e sulla scia di quello di Agassi, Open: la mia storia, del quale potete leggere una recensione a questa pagina, l'ho comprato con aspettative abbastanza alte.
Anzi, ad essere sincero, da appassionato di tennis, l’ho comprato con aspettative molto alte.
Del resto è un libro che ha la pretesa di aiutarci nei temi fondamentali dello star bene.

Ovvero, alimentazione, allenamento, riposo.

La triade dell’essere in forma e l’indispensabile per migliorarsi.
Posso dirlo?
Mediocre libro.
Scritto in prima persona, inizia raccontando qualche passaggio dell'infanzia di Novak, dei primi allenamenti sotto i bombardamenti della N.A.T.O. su Belgrado.
Della sua crescita sportiva e di come, tra i primi venti al mondo, non riuscisse ad arrivare tra i primi dieci se non addirittura al numero uno.
Interessante come specifica che essere il decimo al mondo oppure il primo al mondo è come parlare di una Ferrari o di una Fiat.

Ma questo fa parte di tutti gli sport.
Basta pensare un Marc Marquez confrontato con Mike Di Meglio.
Non che Mike sia un fermone, però ce ne passa.
Tornando al libro, e alla posizione numero venti di Novak, svenimenti e fatica fisica durante i tornei bloccavano la sua ascesa.
Fino a che, il miracolo del cambiamento dell'alimentazione (sembra un pò surreale ma sostiene sia così).
Scopre un'allergia al glutine e cambia la sua alimentazione, cosa che lo trasforma da numero venti a numero 1 al mondo in un anno.
In realtà, nulla di nuovo.
Già i nostri nonni dicevano, siamo quello che mangiamo.

E se pensiamo che l’alimentazione ci fornisce energia per svolgere le nostre attività, ha senso pensare che se introduciamo alimenti che non sopportiamo fisicamente, ne consegue una prestazione fisica sotto le nostre possibilità.

Sarebbe come fare rifornimento a una macchina diesel con della benzina super.
Il motore non gira.


E' anche vero che stiamo parlando di un professionista, ovvero di uno che fa dello sport la sua vita.
Ed era comunque numero venti al mondo.
Probabilmente per noi, comuni mortali, noi della partita a calcetto del venerdì sera, non ci accorgeremmo di niente.


E fin qui, gli spunti sono molto interessanti.

Veniamo però alla parte che mi ha lasciato insoddisfatto.
Fatta questa introduzione di qualche capitolo, inizia un ripetitivo mantra sull'alimentazione, sui presunti complotti delle case farmaceutiche, sulla pratica di yoga, meditazione ecc. ecc.
Trovo il tutto interessante ma scritto in maniera un pò banale e molto superficiale.
Sembra quasi un'autocelebrazione di quanto lui sia stato bravo a cambiare, a fare, a migliorarsi.

Cazzo, io mi domando, ma sei circondato da esperti e mai nessuno ti ha fatto fare un cazzo di esame di intolleranze / allergia a determinati alimenti?

Oltre al fatto che sono presenti 30 pagine di ricette!
Mi sembrano eccessive, neanche fosse il libro di "Cotto e mangiato".
Lui si sveglia presto, si allena, mangia bene, insomma un pò un mister perfettino.
Ribadisce l'importaza della triade, dormire, allenamento, alimentazione, nozioni che puoi trovare ormai anche sull'ultimo dei siti web indicizzati a cazzo su Google.
Infine il top della banalità viene raggiunto quando vi, ci, ricorda l'importanza dell'amicizia.
Ma va?
Pensavo che la vita da lupo solitario incazzoso che mangia patatine fritte e merendine dalla mattina alla sera fosse il segreto per diventare numero uno al mondo nel tennis.
Per concludere, scrive un paragrafo sulla meditazione.
Libri e libri sono stati scritti sulla meditazione e non basterà comunque leggerli tutti per capire cosa voglia dire meditare, e lui, con un paragrafo ci spiega come fare!?

Detto questo due cose interessanti le ho trovate.
Nel senso che alla fine è un libro che ha anche un paio di spunti che in modo semplice e chiaro, parlano di quello che andrebbe fatto.
Ormai ci sentiamo ripetere un pò ovunque di seguire una corretta alimentazione, di praticare dell'attività fisica e ultimamente, a queste pratiche, si sta inserendo quella della meditazione.
Trattare in un libro di qualche pagina l'argomento meditazione vuol dire non aver capito molto di cosa significa, o buttare li un paio di frasi tanto per.. parlare dell’ultima moda.

Sminuire la meditazione con 20 pagine e due posizioni yoga mi sembra molto "beccatevi anche questa di moda" e sarete contenti.

Ci sono monaci buddisti che meditano ore e ore in ambienti dedicati, in società completamente differenti dalle nostre e noi dovremmo prendere questa pratica e inserirla nel nostro stile di vita.
Ma soprattutto ci vuoi far credere che 4 posizioni, in una decina di pagine del tuo libro possano coprire un argomento talmente complesso come la meditazione?
No, non ci siamo.

Fermiamoci ai consigli base e i due punti fondamentali di questo libro sono:
1) un'alimentazione corretta, attività fisica e lo star bene non devono essere un obiettivo ma uno stile di vita, una strada da percorrere per ragigungere gli obiettivi.
Ovvero tramite uno stile di vita sano (che non deve essere il fine ma il mezzo) per arrivare ai propri obiettivi (lavoro, vita, sport, ecc. ecc.)

2) STOP a quel vortice di pensieri negativi che si affollano nella testa in maniera inutile.Per come la vedo io, il pensiero negativo, l'essersi alzati con la luna storta ci sta.
E' normale un pò per tutti avere le palle girate ogni tanto e non vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
Questo ci sta, ma quello che non ci deve stare, in questi momenti, è iniziare a creare discorsi e visualizzare situazioni che magari non avverranno mai.
Immaginazione Vs Realtà.
Spiega questo in maniera molto semplice in un passaggio che vi riporto come frase del libro:

"E poi ci sono le piccole battaglie: i litigi immaginari con persone che quel giorno non vedrai neppure, o su argomenti che non verranno mai fuori."

Per concludere, se volete una lettura veloce e non impegnativa, qualche consiglio sullo stile di vita da mantenere, è un libro che si può leggere ma non aspettatevi di diventare numeri uno al mondo nel circuito ATP.


Le frasi del libro di Novak Djokovic sono a questa pagina.

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