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martedì 30 maggio 2017

Frasi Resilienza. Perseverare è umano: Pietro Trabucchi. Resilienza e motivazione. Punti chiave.

Resilienza e motivazione: i punti chiave:

Poichè la nostra cultura ha smarrito il senso dell'impegno e della volontà individuali, siamo portati a pensare la motivazione come qualcosa che dipende esclusivamente dalle condizioni esterne.
Ci motivano sempre gli altri o le situazioni fuori da noi.
In realtà essere automotivati non è una condizione eccezionale: rappresenta la norma per la nostra specie.

Tutti abbiamo delle motivazioni.
La differenza tra gli individui sta nella loro capacità di farle durare a lungo nonostante ostacoli, difficoltà e problemi.
La capacità di perseverare, di far durare a lungo la motivazione viene detta resilienza.


La resilienza non è un dono magico o sovrannaturale: è una capacità cognitiva, cioè legata al modo con cui elaboriamo le informazioni e ci rapportiamo con la realtà.
Essa può essere allenata e accresciuta da tutti, in qualsiasi momento della vita.
Ma richiede impegno e disciplina.
Non ci sono ricette miracolose.

Perchè l'automotivazione è una condizione ordinaria per gli essere umani?
Per una ragione non filosofica ma evolutiva.
Per un milione e mezzo di anni i nostri antenati sono sopravvissuti accrescendo la loro disponibilità di calorie e proteine - grazie alla "caccia persistente": l’inseguimento degli ungulati per diverse ore, fino al loro collasso circolatorio.
Era l'unica possibilità di cacciare queste prede quando ancora non esistevano lance o archi.
Bramble e Lieberman hanno dimostrato gli adattamenti fisici e biomeccanici che questo milione e mezzo di anni ha comportato per la nostra specie.
Oggi cominciamo a scoprire anche quelli cerebrali: mantenere elevata la motivazione sulla preda per ore nonostante fatica e pericoli ha sviluppato nuove aree del cervello.
E’ il cervello motivazionale.


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